mercoledì 9 gennaio 2008

ingiustizia ordinaria

Roma, Italia, due giorni fa.

Un netturbino qualunque stava rincasando dopo aver fatto la spesa, quando all’improvviso è stato avvicinato da due malviventi, uno dei quali lo ha costretto a farli entrare in casa sotto la minaccia di una pistola.
Appena nell’appartamento, il ladro armato tiene in ostaggio il netturbino e sua moglie minacciandoli arma in pugno, mentre l’altro fruga nell’appartamento alla ricerca di una cassaforte e di oggetti di valore. Improvvisamente il povero malcapitato reagisce, strappa la pistola dalle mani del suo aggressore e gli spara ad una gamba, quindi con la chiara intenzione di non uccidere.
Giunge la polizia che arresta i due delinquenti; il ferito viene ricoverato in ospedale, dove muore dopo poche ore in seguito alla ferita riportata. La pallottola gli ha reciso fatalmente l’arteria femorale.
La sera stessa il netturbino viene arrestato con l’accusa di OMICIDIO VOLONTARIO, la quale potrebbe essere convertita in ECCESSO DI LEGITTIMA DIFESA.

No, purtroppo non è un racconto di Franz Kafka ambientato a Roma; questa è la dura realtà di cronaca dei nostri giorni.

Se un tribunale dovesse ritenere colpevole l’uomo, verrebbe sancita l’impossibilità per noi cittadini di difenderci in casa nostra; dovremmo così stendere un bel tappeto rosso al ladro di turno, con tanto di invito a prendersi ciò che più gli aggrada.
Un uomo qualunque vorrebbe vivere tranquillo i suoi giorni, ma se egli non si può sentire sicuro nemmeno in casa propria, mi domando DOVE mai potrebbe sentirsi tranquillo?
Perché se è vero che non bisogna toccare Caino, è altrettanto, se non di più, vero che si dovrebbe anche pensare al povero Abele.

PS: ecco un video di colui che la legge italiana potrebbe condannare per ECCESSO DI LEGITTIMA DIFESA!

PS 2: nel mio post del 7 gennaio ho commesso un errore parlando della legge 626/94. In realtà la responsabilità in caso di incidente è del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.
Grazie mille a Dagno per la doverosa correzione.

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