mercoledì 28 gennaio 2009

MARCO MARFE'

spulciando youtube ho trovato questo fenomeno....voglio farlo conoscere al mondo perchè merita!
Non ci sono parole, non ci sono commenti....

venerdì 23 gennaio 2009

quando la confusione regna sovrana

manca ancora un pò all'ennesimo Festival di Sanremo e già partono le polemiche.
A scatenarle la canzone che un tale Povia (avessi detto Rod Stewart!) ha deciso di presentare alla kermesse (quasi) canora.
Il titolo è tutto un programma: Luca era gay.
Sul sito Rebubblica.it si può trovare un illuminante articolo scritto da chi la canzone l'ha ascoltata in anteprima. In pratica il messaggio sembra essere più o meno questo: se i genitori non ti vogliono abbastanza bene e non ti curano c'è il rischio che diventi gay.
Nella canzone il protagonista (appunto Luca), causa la mancanza della figura paterna, vive da gay con un uomo adulto finchè non incontra una ragazza e "guarisce" nel vero senso della parola, come dice lo stesso Povia di se stesso.
Il tema affrontato nella canzone, di fondo, non è sbagliato; delle tendenze omosessuali possono manifestarsi in soggetti che hanno subito traumi infantili di tipo sessuale, ma ciò non vuol dire che questi soggetti siano gay. Se una persona è omosessuale davvero lo è e basta, non è una malattia come Povia vorrebbe descriverla.
Coloro che dicono di essere stati gay, in realtà non lo sono mai stati; se una persona dice di essere gay, va dallo psichiatra e si scopre eterosessuale, vuol dire che non è gay.
Povia non parla di un gay. Luca non era gay, non lo è mai stato.
Luca era confuso. Come Povia. E come tutti coloro che sostengono di essere stati guariti dall'omosessualità.

PS: una divertente parodia romana della più famosa canzone di Povia (chi??).



martedì 20 gennaio 2009

il perchè di una guerra

Sta per concludersi l'ennesimo, insanguinato, round di un match che va avanti oramai da oltre 60 anni; quello tra Esercito Israeliano e i terroristi della Palestina.
Come al solito se ne è parlato molto, e come al solito tutto si è risolto in uno scontro sullo scontro; da una parte i difensori di Israele, dall'altra i difensori della Palestina e si finisce con l'accusarsi a vicenda uno di parteggiare per l'altro.
Da Santoro a Mentana, passando per il solito Vespa, è stato un susseguirsi di trasmissioni dedicate ai drammatici scontri nella striscia di Gaza, le immagini dei morti, dei feriti, dei bambini.
Di tutto si è parlato, fuorchè dell'unica cosa che conta; perchè tutto questo?Cosa può spingere due fazioni ad affrontarsi ininterrottamente e senza soluzione da 60 anni?
Alcune cose balzano ad un occhio attento.
Israele dispone di uno degli eserciti più potenti, addestrati e meglio armati al mondo; con il suo potenziale bellico potrebbe spazzare via Hamas e company in pochi giorni.
Perchè non lo fa?
Denaro.

Ci sono molti interessi economici dietro un conflitto, legati non solo al mercato delle armi o dei materiali.

Potrebbe davvero essere tutta una questione di soldi?
Di certo solo le vittime.
E quelle purtroppo non sono fantasie.

PS: uno stralcio della trasmissione di Mentana sul conflitto...tanto per avere un'idea di come la questione è stata affrontata dai nostri mass media....


giovedì 8 gennaio 2009

Mario Magnotta tribute

ciao Mario

Nella notte tra il 4 ed i 5 Gennaio ci ha lasciati un uomo che è divenuto leggenda: il grande Mario Magnotta.
Quelli della mia età, e anche un pò più grandi, lo ricorderanno di sicuro come il protagonista dello "scherzo telefonico della lavatrice" che negli anni Ottanta imperversava in tutta Italia, tanto che il mitico Mario fu ospite anche da Maurizio Costanzo e in altre trasmissioni televisive.
Con l'avvento di internet la diffusione del mitico scherzo ha raggiunto anche chi prima non lo conosceva, e ha contribuito a renderlo ancora più famoso.
Ora la leggenda è divenuta mito.
Ciao Mario, noi vogliamo ricordati così....