Chi tra di voi ieri sera ha visto “Porta a Porta” è stato testimone di una grande prova di coraggio.
Eh già, perché l’attuale Governatore della Campania, già Sindaco di Napoli (per 2 mandati) nonché ex-commissario straordinario per l’emergenza rifiuti (per 3 anni e mezzo) Antonio Bassolino ne ha davvero avuto molto di coraggio a farsi vedere in televisione. Ed ancora più coraggio ha mostrato nelle sue affermazioni.
Di tutte le cose da lui dette ieri sera, la mia attenzione è caduta su questa frase:
“Ho fallito perché nei miei tre anni e mezzo di commissariato all’emergenza rifiuti non sono stato in grado di realizzare un termovalorizzatore”.
Ecco la parola magica: TERMOVALORIZZATORE. Non appena il bell’Antonio lo ha nominato, Maroni e Pecoraro Scanio (presenti entrambi in studio) hanno iniziato chi a decantarne le meravigliose applicazioni e chi ad identificarlo come la soluzione definitiva al problema rifiuti.
Mettiamoci in testa una cosa: IL TERMOVALORIZZATORE NON E’ UNA SOLUZIONE!
Io sono un Ingegnere Meccanico, e più volte mi è capitato di studiare questi veri e propri “mostri”; in breve due paroline su come funzionano.
In un termovalorizzatore, in parole povere, enormi quantità di rifiuti vengono bruciate all’interno di una gigantesca caldaia; il calore sviluppato dalla combustione può essere utilizzato per il riscaldamento delle aree residenziali, mentre il vapore prodotto dalla combustione lo si può elaborare in una turbina producendo energia elettrica.
Domanda cruciale: DOVE VANNO A FINIRE LE TOSSICISSIME SCORIE RISULTANTI DALLA COMBUSTIONE DEI RIFIUTI?
Risposta: NELL’ ARIA CHE RESPIRIAMO!
E’ pur vero che esistono dei potentissimi impianti di filtraggio, ma è anche vero che la loro efficacia è limitata alle particelle tossiche più grandi (PM 10), mentre per quelle più piccole (PM 2,5) sono molto meno efficaci. Il brutto è che le particelle più pericolose e dannose per la salute sono proprio queste ultime, le quali non sono ancora state regolamentate dall’Unione Europea e quindi non esistono ancora per le PM 2,5 dei limiti di emissione.
In altre parole: un termovalorizzatore è un gigantesco avvelenatore legale.
Sappiano gli abitanti di Pianura che se dovessero costruire un termovalorizzatore invece di una discarica, per loro non cambierebbe nulla; si ammalerebbero lo stesso.
Negli altri Paesi d’Europa non costruiscono più questi mostri da almeno dieci anni, da quando si sono accorti delle dannose conseguenze al loro utilizzo.
Cosa fanno gli altri? RACCOLTA DIFFERENZIATA, ovvero l’unica soluzione accettabile per risolvere il problema rifiuti; in questo modo è più facile raccoglierli, selezionarli, smaltirli e soprattutto riciclarli. In Germania, con la nostra immondizia, producono beni di largo consumo con enorme risparmio e soprattutto tutela per l’ambiente….per il loro ambiente! E il nostro? E alla nostra salute? Chi ci pensa?
Impariamo a differenziare i rifiuti; la nostra salute ce ne sarà grata.
PS: nel video un esempio del coraggio del bell’Antonio!
martedì 8 gennaio 2008
un coraggio da leoni
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